Manfredonia – Futsal Capurso 7-6
La più bella partita della stagione e non solo per il finale. Uno spot per il Calcio a 5, tante reti, partita mai chiusa con spunti tecnici di livello e un finale al cardiopalma.
C’è tutto in Manfredonia – Futsal Capurso, incluso un finale rovente che sicuramente lascerà strascichi pesanti: comportamenti inadeguati da parte di tesserati che dovrebbero dare l’esempio e che invece si distinguono solo come icone negative da non imitare.
Grassi recupera Fortuna dopo la squalifica e parte con Murcia tra i pali, Bruno, Fortuna, Almenara e Benitez mentre Squillace risponde in formazione tipo, con Frisone, Biacino, Zerbini, Colaianni e Mazzilli.
PRIMO TEMPO
Grassi lo aveva detto: era fondamentale partire forte contro un avversario prevedibilmente attendista nelle prime fasi di gioco, costringendo il Capurso ad uscire dalle posizioni difensive che Squillace aveva preparato.
Detto fatto, perché l’inizio del Manfredonia è da sogno: 3-0 in neanche tre minuti effettivi grazie ad un ritmo folle, con costante pressione nella metà campo avversaria per recuperare palla in zona pericolosa e costringere gli ospiti, frastornati da tanta veemenza, ad errori importanti.
Almenara apre le danze dopo un minuto con un destro su azione partita da rimessa laterale, una deviazione spiazza l’incolpevole Frisone che può solo vedere il pallone entrare beffardo sul secondo palo.
Neanche trenta secondi e Fortuna raddoppia finalizzando al meglio un 2 contro 1 partito da Almenara, che recupera palla nella metà campo avversaria e serve un cioccolatino che Fortuna scarta con un preciso destro sul secondo palo sull’uscita del portiere ospite.
Almenara chiude i primi tre minuti con la terza rete: Bruno serve il giovane Spagnolo con una imbucata in zona centrale, giro sul piede perno dall’altezza del tiro libero e destro preciso all’angolo basso ad incrociare.
Il Manfredonia è in trance agonistica e continua ad applicare un ritmo incredibile all’incontro con una fase di pressione encomiabile ed una difesa particolarmente attenta sulle folate del Futsal Capurso, comunque molto rare perché i due uomini più rappresentativi, Zerbini e Mazzilli, faticano ad entrare in partita e la qualità del possesso offensivo ne risente.
Alla prima occasione il Futsal Capurso accorcia sul 3-1 con un bolide su punizione di Zerbini, il migliore dei suoi per qualità e temperamento, che piega le mani di Murcia dai dieci metri.
Sul 3-1 si segnala l’infortunio di Fortuna, un problema al tallone che costringe il forte Brasiliano a rimanere in panchina per il resto della gara: sarà da valutare nei prossimi giorni ma la sensazione è che ci sia bisogno di accertamenti per stabilire l’entità dello stop.
Il Manfredonia però non demorde e continua a macinare gioco trovando l’importantissima rete del 4-1 dopo pochi secondi: bella azione corale con Bruno che serve sulla parallela Almenara, che dalla bandierina del calcio d’angolo imbuca sul secondo palo per Spano che deve solo spingere in rete sull’indecisione della retroguardia ospite.
La rete del 5-1 giunge a metà primo tempo quando Benitez recupera l’ennesima palla nella metà campo avversaria, il Paraguaiano potrebbe involarsi a tu per tu con Frisone ma decide saggiamente di aspettare La Torre per un 2 contro 0 che si rivela la scelta giusta quando il giovane laterale Sipontino deve solo appoggiare in rete a porta sguarnita.
Il primo tempo sembra scorrere via tranquillo ma ad un paio di minuti dalla fine gli animi si scaldano quando su un’innocua rimessa laterale Bruno ed un giocatore ospite quasi vengono alle mani e si scambiano dei colpi proibiti: gli arbitri non vedono e dopo aver cercato vanamente di calmare gli animi, si ritorna a giocare in un evidente stato di tensione.
Da un lato il Manfredonia, consapevole dell’importanza della partita e caricato a pallettoni da un primo tempo clamoroso, dall’altra il Futsal Capurso che è squadra arcigna e colpita nell’orgoglio dall’aggressività dei biancocelesti.
Il primo tempo si chiude con una svista clamorosa dei direttori di gara, che non concedono un rigore solare ad Almenara per un calcione subito in area, sul ribaltamento Demola fulmina l’uscita di Murcia con un tocco di punta che si infila sul secondo palo: dal possibile 6-1 che avrebbe chiuso la contesa, si va al riposo sul 5-2 con una partita riaperta ed animi tutt’altro che sereni.
LA RIPRESA
Il secondo tempo si apre con il Futsal Capurso più presente da un punto di vista mentale ed agonisticamente più dentro la partita, e la rete del 5-3 arriva dopo un minuto ad opera di Mazzilli, che con un pregevole movimento si gira sul destro e da banda destra pesca un rasoterra di rara potenza e precisione che sbatte sulla base del palo ed entra in rete.
La rete del 5-4 è invece opera di Demola, che deve solo depositare in rete l’appoggio di Pavone: bel movimento del giovane pivot Barese che serve il compagno sul secondo palo da zona centrale dopo aver ricevuto palla da Mazzilli.
Neanche il tempo di battere il calcio di inizio che Mazzilli ha sui piedi l’opportunità per il pareggio ma la soluzione di potenza del capitano ospite centra in pieno Murcia che ci mette la faccia, senza subire conseguenza fisiche.
Sul 5-4 la partita diventa un continuo capovolgimento di fronte, con il Manfredonia sorpreso dal ritorno di un avversario che forse non si aspettava e con il Capurso in piena fiducia per aver recuperato tre reti in pochi minuti.
A metà del secondo tempo, una palla vagante colpisce la console che regola il tabellone, di fatto costringendo la terna arbitrale a tenere il cronometro manualmente, con conseguente confusione per entrambe le squadre e per gli spettatori al PalaScaloria.
Dopo qualche minuto di sospensione, si riprende a giocare e gli ospiti trovano subito il pareggio con Mazzilli, abile ad insaccare una palla vagante in area di rigore anticipando Bruno con Murcia fuori dai pali.
La reazione del Manfredonia è affidata a Benitez, che si carica la squadra sulle spalle e si rende pericoloso a più riprese dalle parti di Frisone senza trovare fortuna, qualche istante dopo Zerbini prima centra una traversa clamorosa con un sinistro di potenza dalla distanza, poi coglie una auto-traversa su disimpegno che ha dell’incredibile.
Il Manfredonia accusa da un punto di vista fisico e mentale, dopo un primo tempo condotto a ritmi altissimi, ma il sostengo del pubblico del PalaScaloria, oggi composto in gran parte da giovani, si dimostra fondamentale per spingere i ragazzi di mister Grassi a raschiare sul fondo del barile delle energie.
Il finale è vietato ai deboli di cuore, con il Manfredonia che ci prova con grande coraggio e con il Capurso che non rinuncia a tessere trame di gioco interessanti appoggiandosi a Pavone e Mazzilli in avanti.
La rete del 6-5 arriva ad opera di Almenara: Benitez scaglia un bolide dalla distanza che Frisone devia sulla traversa, sulla respinta Almenara scarta un avversario nello stretto e deposita con precisione sul secondo palo.
Il Futsal Capurso reagisce ancora una volta dimostrando grande temperamento, ed il pareggio è opera di Zerbini che isolato in banda in uno contro uno, si accentra e lascia partire un sinistro poderoso che si infila nell’angolo basso alla destra di Murcia dai dieci metri per il 6-6.
Squeo ad un minuto dalla fine fa tremare il PalaScaloria quando in ripartenza il laterale Barese colpisce da pochi metri a botta sicura, con Murcia abile a deviare sul palo.
Sembra finita ma il Futsal Capurso commette un innocuo fallo a pochi secondi dal termine: è il quinto per i Baresi quando alla fine mancano tre secondi, non abbastanza per poter ottenere un tiro libero.
La posizione è defilata, da oltre 15 metri, ma senza nulla da perdere il Pitu Benitez si avvia sul pallone, chiamando i compagni a fare attenzione ad una eventuale respinta del portiere.
Il destro di Benitez è potente, la palla si avvia verso l’incrocio dei pali, Frisone tocca ma non riesce a deviare fuori dallo specchio della porta: la sfera sbatte sul palo e si infila alle spalle di Frisone facendo esplodere il pubblico del PalaScaloria.
Gli arbitri decidono di far riprendere il gioco con un secondo sul cronometro, gli ospiti però non riescono a concludere a rete ed a fare festa è il Manfredonia.
C’è ancora spazio per le polemiche a fine gara, con i Baresi sempre al limite del regolamento in campo e decisamente poco sportivi nel finale: quasi nessuno dei dodici giocatori stringe la mano alla terna arbitrale, un gesto che da regolamento sportivo è obbligatorio ed invece si prodiga in proteste verso lo staff tecnico e la dirigenza biancocelesti.
Il culmine è rappresentato da Mazzilli, che si dirige nello spiazzo antistante il rettangolo di gioco senza salutare nessuno e decide di devastare la bacheca del PalaScaloria scaraventando all’aria diverse coppe e targhe commemorative poste in loco, per poi fuggire vigliaccamente negli spogliatoi nella speranza di non essere visto.
Un gesto animalesco che nulla ha a che vedere con lo sport e con la civiltà, oltretutto commesso dal capitano della squadra, colui che dovrebbe dare l’esempio per quanto riguarda il comportamento da tenere e che rappresenta l’immagine della società.
La speranza è che la terna dei direttori di gara abbia segnato tutto nel referto arbitrale, incluso il prodigarsi della dirigenza locale per tenere a bada gli accesissimi animi dovuti ad atteggiamenti provocatori degli ospiti e non consoni ad una manifestazione sportiva.
Manfredonia – Futsal Capurso 7-6 (P.T. 5-2)
MANFREDONIA: Murcia, Bruno, Scarano, Gentile, Falcone, Spano (K), Fortuna, La Torre, Almenara, Puertas, Benitez, Tatulli. All. Grassi.
FUTSAL CAPURSO: Frisone, Squeo, Biacini, Zerbini, Demola, Pavone, Sabato, Colaianni, Mazzilli, Dammacco, Papa, Ritorno. All. Squillace.
SEQUENZA RETI: 0’55” Almenara (M), 1’27” Fortuna (M), 2’59” Almenara (M), 6’19” Zerbini (FC), 7’21” Spano (M), 12’12” La Torre (M), 19’40” Demola (FC), 21’13” Mazzilli (FC), 26’04” Demola (FC), 28’00” Mazzilli (FC), 36’00” Almenara (M), 38’00” Zerbini (FC), 39’59” Benitez (M).
AMMONITI: Bruno (M), Tatulli (M), Squeo (FC), Biacino (FC), Demola (FC), Pavone (FC), Mazzilli (FC).
ARBITRI: Sig. Giuseppe Del Rosso di Campobasso, Sig. Giuseppe Ponzano di Termoli (CB), cronometrista il Sig. Pasquale Marcello Falcone di Foggia.