Giovinazzo – Manfredonia 5-4
Cambiano le partite ma il finale è sempre lo stesso per il Manfredonia Calcio a 5, sconfitto in quel di Giovinazzo per 5-4 ma in partita per tutto l’arco dell’incontro e punito da delle ingenuità individuali oltre ad una buona dose di sfortuna nei momenti chiave.
Se non altro, i risultati maturati nella giornata odierna consegnano ai Sipontini la possibilità di giocarsi la permanenza nella cadetteria in casa contro l’Olympique Ostuni all’ultima di campionato senza dover aspettare i risultati degli altri campi, ma andiamo con ordine.
Il Manfredonia parte con Tatulli tra i pali, Spano, Fortuna, Puertas e Benitez mentre i padroni di casa (Chiereghin decide di rinunciare agli acciaccati De Palma e Rafinha) partono con Di Capua, Montelli, Morgade, Piscitelli e Cutrignelli.
PRIMO TEMPO
Partita giocata in un caldo asfissiante e dai ritmi intensi fin dai primi minuti, con entrambe le squadre volenterose di fare bene per raggiungere i propri obiettivi: il Manfredonia è alla ricerca di punti salvezza pesanti, il Giovinazzo cerca di restare tra le migliori seconde del panorama nazionale per giocare quante più gare possibile in casa nei playoff.
Ne esce una partita gradevole con buone trame di gioco, un Giovinazzo più propositivo nel primo tempo per via di un tasso tecnico leggermente superiore ed un Manfredonia che gestisce le energie e lascia sfogare i padroni di casa per cercare il colpaccio in ripartenza.
Alla prima occasione di gioco il Manfredonia passa: Fortuna lavora un pallone spalle alla porta da pivot consumato e con la suola serve l’accorrente Spano che di punta fredda l’uscita di Di Capua dopo un minuto di gioco.
Il tema tattico non cambia, con i padroni di casa che iniziano ad alzare il ritmo per produrre occasioni pericolose dalle parti di Tatulli, abile a disinnescare tutti i tentativi ospiti fino al quarto minuto, quando da calcio d’angolo Morgade trova un sinistro potente che Tatulli non vede partire per il pareggio dei biancoverdi.
L’inerzia del primo tempo è tutta per il Giovinazzo, abile a caricare a testa bassa ogni volta che il Manfredonia si rende pericoloso dalle parti di Di Capua tenendo la difesa degli ospiti in scacco per larghi tratti.
Il primo vantaggio è opera di Marzella, che spacca la traversa con un destro potente dai cinque metri dopo un primo intervento di Tatulli, poi Morgade da banda destra trova un gol fortunoso con un tiro sporco deviato da Spano che beffa Tatulli sul secondo palo a mezza altezza per il 3-1.
Il Manfredonia non sta a guardare, anzi riapre subito la contesa: Piscitelli intercetta un tiro diretto a rete con la mano, dal dischetto però Di Capua resta in piedi ed ipnotizza il piazzato di Almenara.
Neanche il tempo di esultare per i padroni di casa che Fortuna realizza da terra il 3-2 su una imbucata di Benitez, con la difesa del Giovinazzo ferma in attesa di un fischio per un fallo commesso sullo stesso Fortuna che gli arbitri non sanzionano.
La partita prende quota anche da un punto di vista agonistico, con interventi al limite e qualche parola di troppo tra i tanti giocatori di sangue latino sul terreno di gioco.
Il Giovinazzo riesce ad andare al riposo sul doppio vantaggio quando Marzella segna il 4-2 con un destro al volo dopo un triangolo con Morgade, una azione che vale gli applausi di tutti gli appassionati presenti al PalaPansini.
LA RIPRESA
Il secondo tempo racconta una storia diversa, perché il Giovinazzo tira un po’ i remi in barca, forse per via di mancanza di energie in una giornata afosa, forse perché gli uomini di Chiereghin sottovalutano la reazione del Manfredonia.
I Sipontini prendono in mano il possesso palla, ma Di Capua e Tatulli corrono pochi pericoli fino a metà della ripresa quando Almenara accorcia le distanze per il Manfredonia con un destro dai dieci metri sotto l’incrocio su un bell’assist di Benitez.
Il Manfredonia però paga l’intensità dell’incontro sotto forma dei falli commessi, con i Sipontini che raggiungono il bonus a undici minuti dal termine. Nella circostanza, per proteste contro l’ultima chiamata arbitrale, Almenara si fa espellere per aver calciato a gioco fermo il pallone sulla barriera che divide campo e panchine.
Il Giovinazzo ne approfitta, con gli uomini di Chiereghin che girano palla per due minuti prima dell’affondo decisivo per il 5-3 di Morgade che trova un angolo impossibile con un destro dalla distanza quando ormai il Manfredonia credeva di aver resistito all’inferiorità numerica.
Grassi opta per il portiere di movimento immediatamente quando mancano nove minuti al termine, una scelta che si spiega con la necessità di dover recuperare di fatto tre reti e non due, per via dei risultati provenienti dagli altri campi visti i quali un pareggio al Manfredonia sarebbe servito poco.
Il Giovinazzo decide di attendere il Manfredonia rintanato nei propri dieci metri con atteggiamento passivo, con i Sipontini che pazientemente girano palla e si rendono pericolosi più volte: prima Di Capua compie un doppio intervento con i piedi, poi la sfortuna impedisce a Bruno di appoggiare con il petto un pallone diretto sul secondo palo che beffardo attraversa tutta la linea di porta.
Anzi, nella circostanza lo stesso Bruno è costretto a lasciare il terreno di gioco per via di una copiosa perdita di sangue dal naso, prima che Spano sigli la rete del 5-4 chiudendo il secondo palo su un assist dal lato opposto di Fortuna.
Il Manfredonia non rischia quasi nulla in fase di non possesso e getta il cuore oltre l’ostacolo ma un pizzico di imprecisione e qualche scelta sbagliata dovuta alla troppa foga non consentono ai biancocelesti di trovare il pareggio: un punto che sarebbe servito a poco ma che avrebbe fatto morale prima dell’ultima di campionato.
La situazione adesso è molto semplice, con il Manfredonia costretto a vincere contro l’Olympique Ostuni nell’ultima giornata per evitare la retrocessione.
In caso contrario ci saranno da valutare i risultati che arrivano dagli altri campi, ma se c’è un dato positivo è che i Sipontini controllano ancora il proprio destino e si giocheranno tutto negli ultimi, decisivi, quaranta minuti della stagione.
Giovinazzo – Manfredonia 5-4 (4-2 P.T.)
GIOVINAZZO: Di Capua, Marzella (K), Catucci, Montelli, Sardella, Morgade, Piscitelli, Cutrignelli, Iessi, De Liso, Nassisi, Camporeale. All. Chiereghin.
MANFREDONIA: Tatulli, Ciullo, Bruno, Delle Donne, Caracciolo, Falcone, Spano (K), Fortuna, La Torre, Almenara, Puertas, Benitez. All. Grassi.
SEQUENZA RETI: 1’16” Spano (M), 4’06” Morgade (G), 11’21” Marzella (G), 14’44” Morgade (G), 15’15” Fortuna (M), 17’24” Marzella (G), 26’46” Almenara (M), 30’38” Morgade (G), 37’11” Spano (M).
AMMONITI: Almenara (M), Piscitelli (G), Cutrignelli (G).
ESPULSI: Almenara (M) al 28’51” per proteste.
ARBITRI: Sig. Andrea Di Vito dell’Aquila, Sig. Giuseppe Del Rosso di Campobasso, cronometrista il Sig. Luigi Fiorentino di Molfetta.