Manfredonia – Olympique Ostuni 6-2
Vittoria doveva essere e vittoria è stata. Il Manfredonia chiude con la permanenza nel Campionato di Serie B una stagione che era partita con altre ambizioni, con i Sipontini bravi a non perdere la testa nel momento delicato della stagione e premiati con una salvezza meritata sul campo.
Grassi deve rinunciare ad Almenara squalificato, stesso discorso per Castellana che perde le rotazioni di Colucci e Schiavone, appiedati dal Giudice Sportivo. Si parte con Tatulli, Bruno, La Torre, Fortuna e Benitez per il Manfredonia mentre gli ospiti rispondono con Decrescenzo, Lotesoriere A., Fiorentino, Salamida e Paz.
PRIMO TEMPO
Si poteva prevedere una partita tesa e combattuta, invece già dai primi minuti si intravede una trama semplice: gli ospiti rinunciano ad affondare con troppa convinzione nelle fasi iniziali, il Manfredonia si adatta per qualche minuto prima di alzare il ritmo, consapevole che il pareggio non è un risultato sufficiente per la salvezza diretta.
Dopo due minuti di studio, il Manfredonia inizia a creare una buona quantità di occasioni da rete e finalizza il primo vantaggio con Fortuna, abile a girarsi da posizione di pivot e a centrare la buca d’angolo opposta con un rasoterra su cui Decrescenzo non è incolpevole.
La partita non cambia canovaccio tattico, anzi l’Olympique Ostuni colpisce solamente con azioni di rimessa, e si rende pericoloso con una traversa di Fiorentino dopo un errore in impostazione del Manfredonia. I padroni di casa invece salgono a pressare nella metà campo avversaria con un pizzico di cattiveria in più degli avversari e recuperano tante palle tenendo in mano il pallino del gioco.
A metà primo tempo arriva il primo break: Spano fa 2-0 con un destro dal banda destra che passa tra le gambe di un Decrescenzo coperto da un compagno di squadra, poi La Torre fa 3-0 finalizzando una bella azione corale con un destro di precisione sul secondo palo.
Il Manfredonia ha il demerito di non chiudere la contesa nella prima frazione quando prima Benitez (due volte) poi Bruno (palo da rimessa laterale) e Spano non finalizzano altre occasioni limpide.
L’Ostuni reagisce con gli assoli dei due uomini più volenterosi, gli Spagnoli Paz e Ramirez, ma arriva alla conclusione molto raramente e nelle poche circostanze Tatulli è attento.
La rete del 3-1 arriva però su un calcio di punizione da zona centrale con la palla che filtra tra portiere e barriera, un errore grossolano commesso dalla retroguardia Sipontina che premia la conclusione non irresistibile di Paz.
L’Ostuni ha un sussulto di orgoglio negli ultimi minuti della prima frazione di gioco e potrebbe riaprirla con un destro di Paz che però sorvola la traversa di Tatulli da pochi metri.
LA RIPRESA
Il secondo tempo assume importanza doppia in virtù delle notizie provenienti da Ruvo: Chaminade in vantaggio e Manfredonia e Ostuni entrambe costrette a vincere per evitare la retrocessione.
Dopo un primo tempo dall’approccio troppo rinunciatario, gli ospiti nella ripresa partono forte e provano ad abbozzare una rimonta con la rete di Quartulli, solo sul secondo palo dopo un assist al bacio di Paz.
Resterà però un episodio isolato perché dopo alcuni minuti di continue ripartenze e gioco spezzettato senza possessi prolungati, il Manfredonia spacca definitivamente la partita: destro di Puertas da rimessa laterale che coglie l’incrocio dei pali opposto, la settima rete nelle ultime sette partite per il laterale Spagnolo, il giocatore più cresciuto nel girone di ritorno dopo un inizio sfortunato.
L’Ostuni accusa il colpo e non riesce a creare azioni degne di nota fino ai cinque minuti dalla fine quando Castellana inserisce il portiere di movimento, arma che si rivelerà a doppio taglio perché l’Ostuni subisce le due reti che chiudono la contesa.
Tatulli sbarra la strada ad un sinistro di Salamida ed è strepitoso in altre due circostanze, poi l’applicazione difensiva dei giocatori biancocelesti non consente un giro palla di qualità agli ospiti.
Dopo tre minuti di sofferenza, con i Sipontini racchiusi nella propria metà campo e l’Ostuni che prova a rendersi pericoloso con la forza della disperazione, sono gli intercetti di Benitez e Fortuna a fissare il punteggio sul 6-2 finale e a far scattare la festa dei presenti al PalaScaloria.
Negli ultimi trenta secondi l’Ostuni rinuncia ad attaccare, con tanti giocatori in lacrime una volta appreso il punteggio maturato a Ruvo che condanna i gialloblù alla retrocessione ed è bello il gesto dei biancocelesti che vanno a rincuorare gli avversari in campo, dopo una partita di grandissima correttezza e ben gestita dalla terna arbitrale.
Un finale di stagione che il Manfredonia ha saputo gestire nonostante le mille difficoltà dovute a infortuni, squalifiche e un pizzico di sfortuna, senza dimenticare gli errori tecnici commessi in campo che spesso hanno punito i biancocelesti oltre i propri demeriti.
Un plauso allo staff tecnico, che ha preparato al meglio tutte le partite dando filo da torcere agli avversari, ai giocatori scesi in campo per l’impegno ed il sudore, ed infine al pubblico per la passione ed il supporto ai giocatori in campo aldilà del risultato.
Adesso spazio a qualche sospiro di sollievo e poi subito si partirà con l’organizzazione della prossima stagione sportiva, con il Manfredonia ancora ai nastri di partenza del Campionato Nazionale di Serie B.
Manfredonia – Olympique Ostuni 6-2 (P.T. 3-1)
MANFREDONIA: Albanese, Bruno, Falcone, Delle Donne, Barra, Spano (K), La Torre, Benitez, Fortuna, Puertas, Tatulli. All. Grassi.
OLYMPIQUE OSTUNI: Caramia, Castellana, Lotesoriere A., Calò, Quartulli (K), Lotesoriere S., Fiorentino, Salamida, Pozzovivo, Ramirez, Paz, Decrescenzo. All. Castellana.
SEQUENZA RETI: 2’34” Fortuna (M), 10’11” Spano (M), 11’56” La Torre (M), 18’18” Paz (O), 22’29” Quartulli (O), 26’31” Puertas (M), 38’29” Benitez (M), 39’24” Fortuna (M).
AMMONITI: Lotesoriere A. (O), Ramirez (O).
ARBITRI: Sig. Manuel Candeliere di Catanzaro, Sig. Lucio Coviello di Potenza, cronometrista il Sig. Davide Plutino di Foggia.